Ducati e Bulega dominano: Razgatlioglu in crisi?

Ducati Bulega Razgatlioglu – Nella giornata di ieri è andato in scena il primo round del mondiale Superbike, alla vigilia c’erano poche certezze e tanti dubbi. Cosa ci hanno detto queste prime gare in Australia?
Ducati in grande spolvero
A dominare questo weekend è stato Nicolò Bulega, imprendibile in tutte e tre le gare dove ha progressivamente staccato la concorrenza. Bulega è sembrato il Bautista di due stagioni fa, non ha fatto neanche una curva in seconda posizione in nessuna delle gare: semplicemente impressionante.
Le notizie positive per la rossa di Borgo Panigale non sono finite, tutti i piloti sono andati fortissimo: due podi per Bautista e uno per Iannone, un ritrovato Redding, Petrucci non lontano dai primi e pure Yari Montella è stato competitivo. Vedremo cosa ci diranno le prossime piste ma l’inizio è stato impressionante.
Toprak in difficoltà
Chi ha certamente accusato il colpo è stato il campione Toprak Razgatlioglu: il turco ha limitato i danni nella prima gara con il secondo posto per poi compiere un errore in frenata nella Superpole Race e ritirarsi in gara due a causa di un guasto. Nelle interviste si è lamentato molto arrivando a minacciare l’addio alla categoria, tutta pretattica a mio parere: a Portimao tornerà veloce e in lotta per la vittoria. Certo che alcuni gesti come la rottura del cupolino…si potrebbero evitare; a volte però l’adrenalina gioca brutti scherzi.
Bimota e le giapponesi
Dopo gli ottimi test Bimota è tornata un po’ sulla terra: Bassani e Lowes hanno chiuso in ottava e nona posizioni in gara 1, nella seconda invece Axel ha scalato di una posizione chiudendo decimo: il progetto ha potenziale ma andrà misurato su altre piste. Locatelli in casa Yamaha è stata l’unica luce con Rea infortunato e Gardner continuamente a terra, Yamaha però avrebbe bisogno di una nuova moto per competere.
Chi se la passa anche peggio è la Honda: Vierge ha chiuso due volte fuori dai primi 10. Ha ancora senso per HRC la partecipazione nel campionato? I risultati negli anni stanno peggiorando e la rivoluzione non sembra in vista.
Appuntamento tra un mese in Portogallo, a Portimao: ci si aspetta la reazione da Toprak e BMW, la battaglia è appena iniziata.
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